Majid Tarahomi
Angela Locci in ricordo di Majid Tarahomi
Te ne sei andato pian piano, senza conforto, dopo giorni
e notti trascorsi in una stanza d’ospedale. Solo.
Ti abbiamo accompagnato nel tuo ultimo viaggio in
una fredda e piovosa giornata di primavera.
Rabbia, tanta rabbia nel mio cuore.
No. Non ci hanno detto cosa stava succedendo.
No. Non ci hanno detto per tempo di stare a casa.
Ti avrei tenuto prigioniero per l’eternità sotto una campana di vetro per tenerti qui, vicino a me e ai tuoi figli.
Ora ti dobbiamo lasciare andare.
Rimarrai sempre nei nostri cuori.
Ciao Majid.
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