Elsa Donna ved. Zerlia
Tiziana e Vittorio ricordano la mamma ELSA, la dolce Nonna-E delle sue nipoti. Dai valori in cui ha creduto ai dolci frammenti della quotidianità.
24 marzo 2021.
Cara mamma. E’ passato un anno.
Ci manchi.
Ci mancano il tuo sorriso e i tuoi bellissimi occhi azzurri esclusivi indimenticabili.
Ci manchi. Non eravamo preparati.
Certo, la vita fa il suo corso. Ma l’epidemia ha fatto il resto: emergenza e lontananza hanno stravolto la normalità della morte. E perderti così è ancor più difficile da accettare.
La ferita è ancora aperta. L’angoscia nel ricordo della solitudine nell’ultima ora azzera gli altri ricordi.
Ma non è con l’angoscia nel cuore che vogliamo ricordarti.
Tu, per prima, non l’avresti voluto. Non ti renderebbe giustizia e non aiuta a mitigare il dolore.
Sei stata una combattente coraggiosa.
Fino a quando hai potuto, ci sei stata.
Ci hai aiutato ad affrontare tanti momenti duri e gli inevitabili errori della vita.
Ci hai insegnato a non mollare. A guardare avanti.
Hai cercato di trasmetterci onestà, dignità, rispetto, amore per la libertà, la tua fede, i valori profondi della tua generazione, sopravvissuta e fortificata dalle incertezze e dagli orrori della guerra.
Oggi la presenza di un nemico subdolo e invisibile rischia di rendere i morti invisibili e rende più difficile l’elaborazione del lutto.
E, per aiutarci a farlo, vogliamo che la memoria faccia affiorare i ricordi più dolci, quelli che inteneriscono il cuore e trasformano l’angoscia in nostalgia e poi in speranza, in grado di farci ripartire nella consapevolezza che tu ci sei ancora, vicinissima a noi, parte integrante del mondo.
Sei qui e ti ritroveremo nei valori in cui più credevi e che hai trasmesso ai tuoi figli;
sei qui nei ricordi di Elisa che spingeva orgogliosa la sedia della sua Nonna-E e la rendeva felice per quei momenti di affetto che le riempivano il cuore;
nell’amore generoso che hai dato ai Stefania che ti porta nel cuore come una vera seconda mamma;
nel ricordo dei Natali e dei compleanni insieme;
nelle poesie che a tuo modo ancora recitavi;
nella tua terra a picco sul lago;
nelle margherite e nei fiori rosa che ti stupivano ad ogni primavera;
nel mare che così tanto amavi;
nella musica che ti metteva allegria;
nel ricordo delle ultime passeggiate quando, ridiventata bambina, ti accendevi di gioia percependo un tutto nuovo in un mondo che era quello di sempre.
sei qui nei mille frammenti di vita che ognuno di noi custodirà per sempre.
Sei qui anche nelle semplici piccole-grandi cose che avevi predisposto con infinita tenerezza per l’addio: le bustine disegnate da te per noi, la tua foto, e la poesia del papà che hai voluto portare con te per sempre.
Compirai 100 anni il prossimo 22 dicembre (anche se tu – quasi con un presagio – non riuscivi a crederci).
Lo festeggeremo vicini a te, accanto – almeno virtualmente – al melograno dai bei vermigli fior che Stefania ha piantato per te a nome di tutti noi e di tutti quelli a cui hai voluto bene e che ti hanno voluto bene.
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