Armando Tropea
Dal piccolo Carlo in memoria dei nonni Armando Tropea e Maria Pia Reale
Tra i tanti che potrebbero scrivere, ricordare, ci sono io, il più piccolo di appena due anni. Non so ancora scrivere e forse quando andrò a scuola mi diranno che il 2 agosto è un lontano giorno del 1980 quando alle ore 10,25 una bomba esplose nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna. Leggerò tra le pagine di vecchi giornali: “Lo scoppio fu violentissimo, provocò il crollo delle strutture sovrastanti le sale d’aspetto di prima e seconda classe dove si trovavano gli uffici dell’azienda di ristorazione Cigar e di circa 30 metri di pensilina. L’esplosione investì anche il treno Ancona-Chiasso in sosta al primo binario. Il soffio arroventato prodotto da una miscela di tritolo e T4 tranciò i destini di persone provenienti da molte città diverse italiane e straniere. Il bilancio finale fu di 85 morti e 200 feriti”. E penserò a te nonno Armando, a te che avrai parlato con sdegno della strage, ti immagino nella tua radio di allora, SIRACUSA ONDE RADIO, radio nata nel 1975 in cui tu avevi il compito delle TELEFONATE PER UNA DEDICA. In quel lontano 2 agosto 1980 non sapevi ancora che avresti avuto un appuntamento fatale con la tua amata di sempre, la mia nonna Maria Pia, su una strada a voi familiare, nella vostra Siracusa, in un periodo di gioia e riposo, il 2 agosto 2019.
Voi nonni mi avete visto nascere e, sapendo che forse mi avreste lasciato prima degli altri, mi avete amato più di ogni altro al mondo. Per un solo anno della mia vita mi avete abbracciato, coccolato, sorriso. Non so quali esperienze avrei potuto vivere con voi, nonni. La mamma Federica e lo zio Emilio pensano ed immaginano come sarebbero state le mie giornate con voi al mio fianco con una forza che mi avrebbe sostenuto, soprattutto con te nonna Maria Pia e con i bambini della tua scuola. A gennaio 2020 li ho conosciuti mentre con le loro nuove maestre aprivano la scuola nell’open day della Befana e giocavano, ridevano, ti ricordavano…Non ho avuto modo di parlare con voi, non c’è stato il tempo nemmeno di uno sguardo per poter capire chi fossimo davvero, di creare un rapporto reciproco da nonni e nipote. Vorrei dirvi che vi voglio bene, solo che non riesco a spiegarmi il perché la vita a volte sia così ingiusta. Oggi è il 2 agosto 2020, un anno con voi in cielo a proteggermi e a sorridermi. A tutte le persone che pensano che sono nipote di una coppia di nonni defunti vorrei dire che voi siete i miei Angeli Custodi, che farete parte di me sempre e comunque perché, anche se non ho le ali, io vi raggiungo lo stesso prendendo il sorriso e la pazienza della nonna/maestra, la determinazione e la creatività del nonno pubblicitario. Spero un giorno di guardami allo specchio e rivedere qualcosa di voi in me,
con immenso affetto,
il vostro piccolo Carlo.
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